Museo Etno-antroplogico



Con il museo si recuperano e si conservano gli oggetti che hanno fatto parte della comune storia e della vita quotidiana di intere generazioni di Valguarneresi costrette in passato (e non solo), come la maggior parte delle comunità siciliane, ad una vita difficile e piena di fatiche, ma certamente e per questa dignitosa, non può essere dimenticata. Gli attrezzi e gli oggetti del lavoro nei campi, nelle miniere, nella vita domestica, l'emigrazione, per tutto quello che rappresentano dal punto di vista culturale, di appartenenza all'uomo, vanno nel loro vero significato mantenuti e trasmessi non come oggetti, ma come valori.

Chiesa di San Giuseppe



Il terreno su cui sorge la chiesa fu donato dal Com. Agostino Serra e la prima pietra per la costruzione fu benedetta nel 1911 dal vescovo Mons. Sturzo. All’interno della chiesa si può ammirare la stupenda statua in bronzo del Santo, realizzata dollo scultore napoletano Pellegrino Giuseppe, dono di D. Peppino Raimondi. La Chiesa è a tre navate ed è arricchita da altari laterali e quadri raffiguranti Santi. Essa venne elevata a Parrocchia nel 1928 ed il primo parroco fu il Sac. Umberto Longo. Il 18 dicembre nel 1954, Mons. Cartarella, vescovo della diocesi di P.zza Armerina la consacrava. Con le offerte dei devoti, la chiesa è stata completata nelle sue belle linee gotiche e con la sua maestosità domina la Via Garibaldi

Festa di San Giuseppe



La Festa di San Giuseppe a Valguarnera Caropepe il 17 e 18 marzo. Fede, folklore e tradizioni, una delle più belle ed affascinanti feste di Sicilia. L’intera comunità Valguarnerese, nel mese di marzo, festeggia il Patriarca San Giuseppe. La Festa viene preceduta da un Novenario, le cui meditazioni vengono guidate dal Parroco che invita i fedeli a riflettere sulla figura di San Giuseppe, uomo giusto, protettore della famiglia e dispensatore di grazie. Si prega e si implora il Patriarca per le famiglie, il popolo, i Benefattori, gli emigrati e gli ammalati. Le Tavole di San Giuseppe a Valguarnera Caropepe per la loro peculiarità sono uniche in Sicilia, vengono allestite la vigilia della festa, dai devoti, in ringraziamento al Santo per una grazia ricevuta. La sera dopo la messa ha inizio la processione del Santo che viene portato sul fercolo per le vie principali del paese. Il fercolo, fatto costruire nel 1827 da Don Vito Boscarino e restaurato nel 1922, è un vero capolavoro d’arte.